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Confapi Aniem News 20 novembre

 

 La newsletter dell’Unione nazionale delle imprese edili manifatturiere e settori affini 

LE NOSTRE ATTIVITA’ 

NOMINATO IL COMITATO DIRETTIVO DI CONFAPI ANIEM 

Il 20 Novembre si è riunito il Consiglio Nazionale di Confapi Aniem che ha approvato alcune modifiche statutarie finalizzate ad adeguare lo statuto di Confapi Aniem al modello confederale, tra le quali la possibilità di svolgimento delle riunioni anche in modalità online. 

Il Consiglio Nazionale ha poi proceduto alla nomina del nuovo Comitato Direttivo che risulta così composto:

 

 

È stata altresì preannunciata l’attivazione del Coordinamento delle Edilcasse e di un Comitato tecnico di coordinamento delle diverse aree geografiche (Nord, Centro e Sud). 

Nel corso della sua relazione, il Presidente Giorgio Delpiano ha illustrato il percorso avviato dalla categoria negli ultimi mesi ed ha fornito un aggiornamento dello stato delle relazioni sindacali, anticipando l’intenzione di rappresentare, fin dal prossimo incontro dell’11 dicembre p.v., una posizione coerente con quanto condiviso nel recente incontro in Toscana, anche alla luce degli ultimi aggiornamenti relativi alle iniziative di costituzione Edilcasse in Umbria e in Piemonte. 

APPUNTAMENTI SINDACALI CONFAPI ANIEM 

Si segnalano i prossimi incontri con le Organizzazioni Sindacali: 

  • • il 30 novembre proseguiranno le trattative per il rinnovo del CCNL materiali da costruzione; 
  • • l’11 dicembre è fissato l’incontro con i Segretari Generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil per avviare il confronto e il percorso di rinnovo contrattuale del settore edile. 

 

DALL’ITALIA 

MODIFICHE AL CODICE APPALTI SU CONFLITTO DI INTERESSI E PROCEDURA COMPETITIVA CON NEGOZIAZIONE 

Nell’ambito dell’iter di conversione del c.d. decreto proroghe (D.L. n.132/2023) la commissione Finanza del Senato ha approvato un emendamento che modifica la disciplina del conflitto di interessi prevista dall’art. 16 del Codice Appalti. 

La norma attuale dispone che “si ha conflitto di interessi quando un soggetto che, a qualsiasi titolo, interviene con compiti funzionali nella procedura di aggiudicazione o nella fase di esecuzione degli appalti o delle concessioni e ne può influenzare, in qualsiasi modo, il risultato, gli esiti e la gestione, ha direttamente o indirettamente un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che può essere percepito come una minaccia concreta ed effettiva alla sua imparzialità e indipendenza nel contesto della procedura di aggiudicazione o nella fase di esecuzione”. 

L’emendamento approvato introduce un ulteriore irrigidimento alla verifica del conflitto eliminando le parole “concreta ed effettiva” che devono contraddistinguere la minaccia. 

Un altro emendamento approvato riguarda la procedura competitiva con negoziazione (art. 73 Codice Appalti): il termine minimo per la ricezione delle domande di partecipazione viene ampliato da 10 a 30 giorni. 

MEF: DAI BONUS CASA ANCORA SOSPESI 135 MILIARDI DI CREDITI. 

AGGIORNATA LA PIATTAFORMA “CESSIONE CREDITI”. 

Rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, la Sottosegretaria al Ministero Economia e Finanze Lucia Albano ha fornito dati aggiornati sull’ammontare dei crediti generati dai bonus edilizi (superbonus, bonus facciate, ecobonus, bonus ristrutturazioni) dal 15 ottobre 2020 al 14 novembre 2023 sulla base delle comunicazioni trasmesse all’Agenzia delle Entrate. 

I crediti complessivi ammontano a 160,7 miliardi di euro (105 riguardano il superbonus), dei quali 25,5 sono stati oggetto di compensazione: restano quindi circa 135 miliardi di crediti ancora in sospeso. 

L’Agenzia delle Entrate ha peraltro provveduto ad aggiornare la propria guida relativa al funzionamento della piattaforma “cessione crediti”, che consente ai titolari di crediti d’imposta cedibili (tra i quali quelli rientranti dai bonus edilizi) di comunicare all’Agenzia l’eventuale cessione del credito a terzi ed effettuare le relative operazioni. Come noto, le alternative alla detrazione diretta devono essere comunicate all’Agenzia mediante l’invio telematico di un apposito modello nel quale esercitare l’opzione per lo sconto o la cessione; la piattaforma riporta la gestione delle varie cessioni e permette di accedere a una serie di funzionalità: monitoraggio, cessione, accettazione, gestione F24, rateazioni, lista movimenti. 

Le operazioni effettuate tramite la piattaforma non costituiscono, né sostituiscono, le transazioni e gli atti di cessione dei crediti intervenuti tra le parti, ma rappresentano le comunicazioni e le accettazioni delle transazioni già avvenute, affinché siano efficaci ai fini fiscali nei confronti dell’Agenzia delle entrate e i crediti possano essere utilizzati in compensazione tramite modello F24, oppure ulteriormente ceduti ad altri soggetti. 4 

 

REPORT ENEA SUPERBONUS: A FINE OTTOBRE SPESA VICINA A 94 MILIARDI 

Dall’ultimo report di Enea emerge che gli investimenti riconducibili al superbonus ammessi a detrazione a livello nazionale a fine ottobre 2023 sono risultati pari a circa 93,8 miliardi. 

Complessivamente si sono registrate 84.757 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 54,5 miliardi, pari al 58,5% del valore complessivo, 237.925 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 27,9 miliardi di investimento, pari al 29,4% dell'investimento complessivo, e 115.448 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,4 miliardi pari al 12,1% del totale). 

Gli investimenti complessivi per gli interventi di efficientamento energetico agevolati con il Superbonus evidenziano un aumento di 4,3 miliardi rispetto al mese precedente. L’aumento degli investimenti è dovuto quasi esclusivamente ai condomìni: a fine ottobre, gli investimenti complessivi per i lavori in condominio ammontano a 54 miliardi, contro i 50 di fine settembre. 

Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio risultano le prime regioni come ammontare degli investimenti. 

AL VIA APPALTI PER LA REALIZZAZIONE DI ALLOGGI UNIVERSITARI 

Con due distinti decreti, il Ministero dell’Università e della ricerca ha assegnato circa 500 milioni per la realizzazione di 5.400 nuovi alloggi universitari, sulla base di progetti presentati da Regioni, Università ed enti per il diritto allo studio. 

Le risorse, stanziate in applicazione della legge n.388/2000, si aggiungono alle risorse stanziate dagli stessi enti proponenti. 

Il Decreto Ministeriale del 2 novembre u.s. riguarda gli interventi rientranti nella categoria A2 di efficientamento e miglioramento energetico degli edifici con un finanziamento di circa 14 milioni di euro. 

Il Decreto del 6 Novembre, con un finanziamento di 483 milioni, comprende interventi appartenenti alle categorie: 

- A1, manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione edilizia e urbanistica, restauro, risanamento, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento alle disposizioni in materia di sismica, igiene e sicurezza; 

- B, demolizione e ricostruzione, trasformazione, ampliamento o completamento di immobili esistenti; 

- C, acquisto di edifici da adibire a strutture residenziali universitarie. 

 

Gli Enti beneficiari, dopo aver acquisito le risorse, dovranno bandire le gare di appalto per la realizzazione dei lavori o selezionare gli operatori da cui acquistare o affittare gli edifici da adibire ad alloggi universitari. 

ANAC AVVIA INDAGINE SU RITARDI APPALTI CONTRO DISSESTO IDROGEOLOGICO 

L’Anac ha avviato un’indagine in tutte le Regioni per individuare le cause dei ritardi che stanno bloccando le opere di prevenzione dei dissesti idrogeologici. 

Secondo i dati in possesso dell’Autorità, in 24 anni sono stati finanziati 25.101 interventi contro il dissesto idrogeologico per un importo complessivo di oltre 17 miliardi euro. Tuttavia risulta ultimato circa il 30% dei lavori; sono ancora in corso di progettazione 4.348 opere e in esecuzione 2.649 interventi. A queste si aggiungono 33 opere in attesa di avvio, 208 opere 5 

 

revocate o nulle, 16 in via di modifica, 114 lavori aggiudicati e 109 di cui è stata ultimata la progettazione. Per 9.483 progetti “non sono disponibili i dati”. 

Tra le regioni che hanno ricevuto più risorse figurano la Campania (1,5 miliardi), la Lombardia e la Sicilia (1,4 miliardi ciascuna), la Calabria (1,3 miliardi), il Lazio (1,2), Piemonte e Toscana (un miliardo ciascuno). 

INAIL: CONCORSO BUONE PRATICHE IN EDILIZIA 

L’Inail, congiuntamente al Coordinamento tecnico interregionale per la salute e sicurezza sul lavoro e al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha organizzato la seconda edizione del concorso nazionale “Archivio delle buone pratiche per la salute e la sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei e mobili” volto a creare e diffondere un archivio di buone pratiche di facile consultazione e semplice applicazione. 

Il concorso intende proseguire nella raccolta delle proposte di buone soluzioni e procedure per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in continuità con quanto realizzato nella prima edizione del concorso. 

Possono presentare la propria candidatura tutte le imprese che operano nel settore delle costruzioni, i coordinatori per la progettazione ed esecuzione lavori e i professionisti, in forma singola o associata, iscritti agli albi professionali afferenti al settore delle costruzioni e gli Enti pubblici e Organismi Paritetici del settore delle costruzioni. 

Per ogni categoria potranno essere premiate fino a TRE buone pratiche a cui andrà un premio in denaro pari a € 5.000 per il primo classificato, € 2.000 per il secondo classificato e € 1.000 per il terzo classificato oltre alla pubblicazione su riviste di settore e alla trasmissione alla Commissione consultiva permanente per la procedura di validazione come “buona prassi”. 

Le domande potranno essere presentate fino alle ore 18 del 5 dicembre attraverso la procedura telematica disponibile sul sito dell’Inail al seguente indirizzo: 

https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/promozione-e-cultura-della-prevenzione/concorso-buone-pratiche-2023.html 

Per ogni ulteriore informazione si rimanda alla documentazione presente nella pagina del sito istituzionale. 

AREE SISMA 2016: SONO 627 LE STAZIONI APPALTANTI QUALIFICATE 

Da un recente report dell’Anac risultano 627 stazioni appaltanti qualificate nelle quattro regioni dell’area sisma 2016 così suddivise: 

  • • Lazio 369; 
  • • Abruzzo 126; 
  • • Marche 86; 
  • • Umbria 46. 

 

Sono 222 quelle impegnate negli appalti per le opere di ricostruzione: 85 in Abruzzo, 75 nelle Marche, 46 in Umbria e 16 nel Lazio. 6 

 

CHIARIMENTI FORNITI DALLA STAZIONE APPALTANTE NON POSSONO MODIFICARE LA LEX SPECIALIS 

Il Consiglio di Stato, con sentenza n.9254 del 26 Ottobre u.s., ha affermato che eventuali chiarimenti forniti dalla stazione appaltante nel corso di una procedura di gara non possono modificare una disposizione del bando, attribuendo ad essa significato e portata diversa da quella risultante nel testo. 

E’, infatti, principio pacifico nella giurisprudenza del giudice amministrativo che tali indicazioni sono ammissibili purché non modifichino la disciplina dettata per lo svolgimento della gara, cristallizzata nella lex specialis, avendo i medesimi una mera funzione di illustrazione delle regole già formate e predisposte dalla disciplina di gara, senza alcuna incidenza in termini di modificazione o integrazione delle condizioni della procedura selettiva 

I chiarimenti non sono invece ammissibili allorquando, mediante l’attività interpretativa, si giunga ad attribuire a una disposizione del bando un significato e una portata diversa o maggiore rispetto a quella che risulta dal testo, in quanto in tema di gare d’appalto le uniche fonti della procedura sono costituite dal bando di gara, dal capitolato e dal disciplinare, unitamente agli eventuali allegati: ne consegue che i chiarimenti auto-interpretativi della stazione appaltante non possono né modificarle né integrarle, assumendo le previsioni della legge di gara carattere vincolante per la Commissione giudicatrice. 

LE VIOLAZIONI NON DEFINITIVAMENTE ACCERTATE NON COMPORTANO ESCLUSIONE AUTOMATICA 

Con sentenza n. 3322 del 9 novembre u.s., il Tar Sicilia ha affermato che le violazioni non definitivamente accertate relative agli obblighi di pagamento di imposte e contributi previdenziali non generano un provvedimento di espulsione immediato. 

La rilevata sussistenza a carico dell’operatore economico di “violazioni non definitivamente accertate”, pur se quantitativamente superiori alla soglia di gravità fissata dal legislatore ai fini della loro rilevanza escludente – rapportata al valore dell’appalto (“pari o superiore al 10%” dello stesso) – non genera un effetto espulsivo automatico, ma è subordinato ad una motivata valutazione espressa dalla stazione appaltante in ordine alla sua incidenza negativa sulla affidabilità del concorrente. 

Nel richiamare una precedente sentenza del Consiglio di Stato (sez. III, 24/07/2023, n.7219) il Tar ha evidenziato come tale violazione coinvolga uno dei fondamentali doveri di solidarietà economico-sociale che fanno capo ai cittadini e deve essere oggetto di verifica da parte della stazione appaltante. 

 

 

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