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Confapi Aniem News La newsletter dell’Unione nazionale delle imprese edili manifatturiere e settori affini N. 25 6 Ottobre 2025

 

LE NOSTRE ATTIVITA’ CONSORZI STABILI: APPROVATO EMENDAMENTO CONFAPI ANIEM CHE REINTRODUCE CUMULO DEI REQUISITI Nell’ambito dell’esame del disegno di legge annuale sulle pmi, lo scorso 1° Ottobre è stato approvato in Commissione Industria al Senato, con il parere favorevole del Governo, l’emendamento, proposto da Confapi Aniem e fortemente sostenuto anche nel corso della recente audizione parlamentare di Confapi, che consente ai consorzi stabili di utilizzare i requisiti delle consorziate. In particolare l’emendamento all’art. 67, comma 5, del Codice dei Contratti pubblici prevede che i consorzi stabili, al pari dei consorzi tra artigiani e tra cooperative, potranno partecipare alle procedure di gara avvalendosi dei mezzi d'opera, delle attrezzature e dell'organico medio delle consorziate. Il disegno di legge annuale, approvato dal Consiglio dei Ministri nel gennaio 2025, è ancora all’esame della Commissione Industria del Senato in sede referente, dovrà essere approvato in Aula (la calendarizzazione attuale è fissata al 14 ottobre p.v.) per poi passare in seconda lettura alla Camera e ultimare il suo iter parlamentare con la definitiva approvazione entro la fine dell’anno. INTERVENTO PARTI SOCIALI SU TRENITALIA: RISPETTARE INDICAZIONE CCNL PIU’ RAPPRESENTATIVI Nei giorni scorsi le Parti Sociali dell’edilizia (tra le quali Confapi Aniem) hanno contestato a Trenitalia un bando di gara, relativo all’affidamento di progettazione esecutiva e di lavori, nel quale veniva richiesto, per le lavorazioni edili, l’applicazione di un Contratto collettivo nazionale di lavoro (codice F083) firmato da soggetti che non risultano essere tra quelli comparativamente più rappresentativi, come richiesto dall’art. 11 del Codice dei Contratti Pubblici. Il contratto indicato nel disciplinare di gara risulta peraltro applicato (dati Cnel) a sole 27 imprese per un totale di 95 lavoratori. Nella nota inviata all’ente appaltante si evidenzia come la normativa sia chiara nel prevedere che il contratto collettivo indicato nel bando debba offrire garanzie adeguate sotto il profilo delle tutele del lavoro, della sicurezza e della regolarità contributiva. Qualsiasi eccezione a questo principio è ammessa solo se il contratto alternativo assicura tutele equivalenti. Nel settore edile, tale equivalenza è riconosciuta espressamente, nell’Allegato I.01 del Codice, a tre Contratti (Ance/Coop, Confapi Aniem e artigiani sottoscritti con Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) individuati dai rispettivi codici CNEL/INPS F012-F015-F018. Tale assetto è stato altresì confermato da un quadro normativo e istituzionale ampio e coerente, che include circolari ministeriali, tabelle ufficiali del costo del lavoro, normative su DURC e congruità, protocolli di legalità applicati a grandi opere e ricostruzioni post-sisma, oltre ai numerosi pareri di ANAC che ribadiscono la necessità di riferimento ai contratti 4 comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. Coerentemente con l’esigenza di adottare le suddette indicazioni, è stato pertanto richiesto a Trenitalia di rettificare il bando in questione. TAVOLO SU URBANISTICA E POLITICHE ABITATIVE CONVOCATO PER IL 14 OTTOBRE Come preannunciato nel corso dell’ultima Giunta di Presidenza, è stato costituito, con i referenti e con gli esperti indicati dalle associazioni territoriali, il tavolo Confapi Aniem sulle politiche urbanistiche e abitative. In particolare, obiettivo dell’iniziativa è condividere una posizione sul riordino e sulla semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni, sui processi di rigenerazione urbana e sull’individuazione di un nuovo modello di edilizia residenziale pubblica sostenibile. La prima riunione è stata fissata per il prossimo 14 ottobre alle ore 11,30. DALL’ITALIA MIT: PARERI SU RETTIFICA ERRORI MATERIALI E VERIFICHE SU SUBAPPALTATORI Il Mit, con il parere n. 3705 del 2 Ottobre u.s., è intervenuto sui limiti temporali che disciplinano la rettifica degli errori materiali. In particolare è stato richiesto al Ministero come intendere la locuzione indicata dall’art. 101 del Codice dei Contratti "Fino al giorno fissato per la loro apertura", che si trova in apertura del comma 4, e cioè se intendere il giorno della prima seduta di apertura della gara oppure il giorno di apertura della singola offerta tecnica oppure della singola offerta economica del singolo concorrente che ha chiesto la rettifica dell'errore di cui si sia accorto dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte.” Nel parere ministeriale si ribadisce anzitutto che “il soccorso cd. correttivo può riguardare solo errori materiali contenuti nell’offerta tecnica o nell’offerta economica” e si evidenzia “che tale istituto deve coordinarsi con le funzionalità della specifica PDA, la rettifica può essere consentita fino all'apertura delle offerte tecniche o delle offerte economiche se la piattaforma contempla tale facoltà garantendo l'anonimato ovvero se "a seguito della richiesta, sono comunicate all’operatore economico le modalità e i tempi con cui procedere all’indicazione degli elementi che consentono l’individuazione dell’errore materiale e la sua correzione". L’operatore economico, quindi, fino al di apertura delle offerte, può richiedere la rettifica, a condizione che la piattaforma di gara lo consenta e sia sempre rispettato l’anonimato. In un altro parere (n.3691 del 2 Ottobre u.s.) il Ministero ha risposto ad un quesito sull’estensione delle verifiche di regolarità contributiva ai subappaltatori ai fini del pagamento di acconti e saldo. 5 In particolare il Ministero è stato sollecitato a pronunciarsi sull’ambito soggettivo di applicazione dell'art. 119, c. 7, ultimo periodo, D.Lgs. n. 36/2023: tale norma prescrive che "per il pagamento delle prestazioni rese nell'ambito dell'appalto o del subappalto la Stazione Appaltante acquisisce d'ufficio il Documento Unico di Regolarità Contributiva in corso di validità relativo all'affidatario e a tutti i subappaltatori". E’ stato sostanzialmente richiesto se tale disciplina si intendesse estesa alla totalità dei subappaltatori. Secondo il Mit “le verifiche contributive riguardano i subappaltatori che abbiano "reso", ossia effettivamente svolto le prestazioni per cui è maturato il diritto al pagamento, conseguentemente l'acquisizione del DURC è limitato ai subappaltatori che in corrispondenza di ciascuna corresponsione in acconto e a saldo rientrino tra i beneficiari del pagamento o comunque tra i creditori”. LA CABINA DI REGIA PNRR Si è svolta lo scorso 26 Settembre a Palazzo Chigi la riunione della Cabina di regia PNRR, presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, con la presenza del Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, degli altri Ministri e dei Sottosegretari responsabili, oltre che delle rappresentanze del sistema produttivo e degli enti territoriali. All’ordine del giorno, l’esame della proposta di revisione del PNRR che prevede il rafforzamento delle misure esistenti, la rimodulazione delle risorse per le misure non attuabili negli stringenti tempi del Piano, il ricorso a strumenti finanziari per incentivare gli investimenti strategici. La proposta, che fa seguito alla ricognizione e alla verifica dello stato di avanzamento delle singole misure del Piano, ha un valore complessivo di circa 14 miliardi di euro, poco sopra il 7% dell’intera dotazione finanziaria del Piano pari a 194,4 miliardi di euro. Si prevede l’attivazione di canali finanziari (gestiti da soggetti come Cdp o Invitalia) per rispettare le scadenze previste dal Piano. Attualmente i progetti in ritardo e oggetto di rimodulazione coinvolgono, in particolare, le misure Transizione 5.0, gli interventi nei settori energetico, idrico e idrogeologico. Dopo il passaggio parlamentare, la proposta definitiva sarà trasmessa ai servizi della Commissione europea che procederanno alla verifica e alla successiva approvazione ai sensi di quanto previsto dalla normativa europea. Il Presidente di Confapi Cristian Camisa, al termine della riunione della Cabina di regia sul Pnrr svoltasi a Palazzo Chigi, ha evidenziato che "il Pnrr rappresenta una delle più importanti occasioni di investimento strutturale per l'Italia nel prossimo decennio. Si tratta di uno strumento fondamentale che sta consentendo alle aziende di effettuare investimenti vitali per la produttività e per la competitività a medio e lungo termine. Il Piano, oltre alla digitalizzazione e all'innovazione, consente per quanto riguarda la sostenibilità di avvicinare le Pmi industriali alla filiera delle grandi aziende". "Al di là delle difficoltà dovute ai vincoli europei – ha spiegato – siamo molto soddisfatti che il Governo, con i ministri Fitto prima e Foti poi, abbia accolto nella fase di rivisitazione del Pnrr, il tema del credito d'imposta. Questa strada non va interrotta con la fine di Transizione 5.0, ma deve essere agganciata con una misura e con risorse di carattere nazionale che diano continuità in modo da consentire alle Pmi di fare programmazione a lungo termine. Da una nostra indagine, più del 15% delle nostre aziende ha utilizzato questa misura. In un momento delicato come questo, infatti, i prossimi due o tre anni saranno vitali affinché le nostre aziende abbiano un livello di digitalizzazione almeno pari a quelle europee". 6 "Abbiamo portato al tavolo – ha aggiunto il Presidente di Confapi – la proposta di attivare immediatamente un fondo su Transizione 5.0 che sia di carattere nazionale e con meno vincoli per le imprese perché il percorso che è iniziato con questa misura e con il Pnrr possa continuare a livello strategico". REPORT ANAC: INCREMENTO APPALTI SERVIZI E FORNITURE NEL 1° QUADRIMESTRE 2025 L’Anac ha reso noto il report sul mercato dei contratti pubblici di importo pari o superiore ai 40.000 euro nel periodo gennaio-aprile 2025. L’importo degli appalti in questo primo quadrimestre 2025 si assesta a circa 97,5 miliardi di euro segnando una crescita del +73,3% rispetto agli oltre 56,2 miliardi registrati nell’analogo quadrimestre dell’anno precedente. Una forte espansione a livello di importo è stata registrata nel settore dei servizi con un +135,1% in confronto al primo quadrimestre 2024 e nel mercato delle forniture che cresce del +58,8% (in termini di numerosità delle procedure, la crescita è rispettivamente del +18,6% e +38,7%). Nel settore lavori emerge una diminuzione a livello di numerosità degli appalti (-28,5%) rispetto al quadrimestre immediatamente precedente (settembre-dicembre 2024), con una diminuzione anche del livello di importo (-47,9%). La media registrata degli importi nei lavori è stata di 803.127 euro. Analizzando la modalità di scelta del contraente nei contratti pubblici, sono le procedure negoziate con pubblicazione del bando a far registrare il maggiore incremento a livello di importo (+149,9%), seguono le procedure aperte (+114,2%) e le procedure ristrette (+63,3%). Nel settore lavori le procedure aperte aumentano del 33% come numero e dell’11,8% come importo, le procedure negoziate previa pubblicazione del bando hanno un incremento del 98,3% come numero e del 265,9% come valore, le procedure negoziate senza bando fanno registrare un +9,5% del numero e un + 2,2% dell’importo. ANAC: AGGIORNATO IL BANDO TIPO SERVIZI E FORNITURE Anac ha provveduto all’aggiornamento del Bando tipo n.1 per servizi e forniture sopra soglia, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, a seguito delle modifiche apportate dal decreto correttivo (n.209/2024) al Codice dei contratti pubblici. Con l’occasione l’Autorità è anche intervenuta su parti del bando che non sono state toccate dal Correttivo, per apportare modifiche utili a risolvere problemi interpretativi e applicativi emersi in sede di prima applicazione del Codice e per meglio chiarire le modalità attuative di alcuni nuovi istituti. Contestualmente è stato anche aggiornato lo schema della domanda di partecipazione. Saranno rese disponibili a breve anche la Relazione illustrativa e la Relazione Air (Analisi di Impatto della Regolamentazione) del nuovo schema-tipo. Il nuovo Bando Tipo e la domanda di partecipazione rappresentano comunque strumenti pienamente operativi successivamente alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica (entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione). 7 IN GAZZETTA I DECRETI SUI CAM STRADE E CONTO TERMICO 3.0 Sulla Gazzetta Ufficiale n.221 del 23 settembre u.s. è stato pubblicato il Decreto MASE che aggiorna i “Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali-CAM Strade”. Si tratta in sostanza di modifiche al precedente decreto del 5 agosto 2024 (All.1) che riguardano, in particolare, la verifica dei requisiti già al livello di progetto di fattibilità (finora era previsto nella progettazione esecutiva), la gestione dei conflitti tra CAM e altre norme, una maggiore flessibilità per l’indice di riflessione solare, la previsione di esenzioni per materiali tradizionali locali e pavimentazioni in galleria. Il provvedimento integrale, modificato dal nuovo D.M., si articola in due parti: una dedicata all’affidamento degli incarichi di progettazione, l’altra ai lavori di costruzione e manutenzione delle strade. Si segnalano: • la disposizione transitoria (36 mesi dall'entrata in vigore del decreto) che consente entro tale periodo, di accettare certificazioni relative al contenuto di riciclato/recuperato/sottoprodotto che riportino solo il valore percentuale totale, senza specificare il valore delle singole frazioni; • una norma che semplifica la verifica per i materiali di riempimento derivanti da un processo End of Waste aventi un contenuto di riciclato del 100%. Sulla Gazzetta Ufficiale n.224 del 26 settembre 2025 è stato altresì pubblicato il c.d. Conto Termico 3.0 (decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica “Incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili”). Il provvedimento, del quale si sono illustrati i contenuti nel precedente numero di Confapi Aniem News, entrerà in vigore il novantesimo giorno successivo alla pubblicazione (25 dicembre 2025). Le risorse messe a disposizione ammontano a 400 milioni di euro all’anno per gli interventi realizzati dalle amministrazioni pubbliche e 500 milioni di euro all’anno per gli interventi realizzati dai soggetti privati: nell’ambito di tale importo, per i soggetti privati, viene fissato un limite annuo di 150 milioni di euro per gli incentivi erogati alle imprese relativi a interventi sui propri edifici terziari. Le imprese che intendono accedere agli incentivi sui propri edifici terziari devono conseguire una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 10% rispetto alla situazione precedente all'investimento o, in caso di realizzazione contestuale sul medesimo edificio di più interventi di efficienza energetica e fonti rinnovabili, una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 20% rispetto alla situazione precedente. Prima dell’avvio dei lavori, le imprese dovranno effettuare una richiesta preliminare di accesso agli incentivi. L'intensità degli incentivi riconosciuti alle imprese non può superare il 25% dei costi ammissibili (cioè dei costi complessivi di investimento) per ciascun intervento di efficienza energetica, con maggiorazioni possibili per le piccole e medie imprese, per le zone assistite, o per interventi che determinino un miglioramento della prestazione energetica di almeno il 40%. Per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, l'intensità degli incentivi riconosciuti non può superare il 45% dei costi ammissibili, anche qui con maggiorazioni possibili per le piccole e medie imprese. 8 CONSIGLIO DI STATO: SUBAPPALTO NECESSARIO E SUBAPPALTO ORDINARIO Il Consiglio di Stato (Sent. n. 7465 del 23 Settembre u.s.) è intervenuto sulla definizione del subappalto necessario precisando la distinzione funzionale (ma non giuridica) rispetto al subappalto ordinario. Secondo i Giudici, è ritenuto necessario il subappalto utilizzato per ottenere la qualificazione in categorie scorporabili a qualificazione necessaria da parte di un offerente: in questo caso emergono conseguenze che derivano in punto di qualificazione e di esecuzione delle relative prestazioni. Il subappalto necessario è imposto dal difetto di qualifica del concorrente ad eseguire quel tipo di prestazioni e si differenzia dal punto di vista funzionale dal subappalto facoltativo, ma non nella natura giuridica. Conseguentemente, non può postularsene, in assenza di una previsione normativa, un differente regime giuridico (anche sotto il profilo della forma della dichiarazione), essendo sufficiente che il concorrente dia espressa indicazione della volontà di ricorrere al subappalto per supplire al requisito di qualificazione mancante (Consiglio di Stato, Sez. V, 12 novembre 2024, n. 9051). TAR SICILIA A CORTE DI GIUSTIZIA U.E.: VERIFICARE NORMA CHE IMPONE REGOLARITA’ FISCALE IN SEDE DI OFFERTA Il Tar Sicilia (ordinanza n. 2386/2025) ha rimesso alla Corte di giustizia UE la verifica sulla compatibilità alla normativa europea della norma nazionale (art. 94, comma 6, del d.lgs. n. 36/2023) che impone la regolarità fiscale già alla presentazione dell’offerta, senza possibilità di sanatoria successiva. La questione riguarda l’armonizzazione tra quanto previsto dal Codice Appalti e quanto indicato nella Direttiva Europea. La norma del Codice dei Contratti prevede che “l’estinzione, il pagamento o l’impegno si siano perfezionati anteriormente alla scadenza del termine di presentazione dell’offerta”, escludendo così la possibilità di regolarizzazione successiva. L'art. 57, par. 2, della direttiva 2014/24/UE dispone e che “un operatore economico è escluso se non ha ottemperato agli obblighi relativi al pagamento di imposte o contributi previdenziali (...). Il presente paragrafo non è più applicabile quando l’operatore economico ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi dovuti”. In considerazione dei contenuti delle due norme e delle possibili diverse interpretazioni applicative, il Tar ha chiesto alla Corte di Giustizia se la direttiva europea osti ad una normativa nazionale che richiede la regolarità fiscale già alla data di scadenza dell’offerta e se, anche in caso di compatibilità della previsione interna, sia conforme al diritto UE l’automatismo espulsivo che preclude ogni forma di regolarizzazione successiva, persino quando l’operatore abbia sanato la posizione prima dell’aggiudicazione definitiva. Si attende ora la decisione della Corte di Giustizia europea. 9 CONFAPI ANIEM DAL TERRITORIO TORINO: LE PROPOSTE DEL COLLEGIO EDILE ALLA REGIONE SUL DDL IN MATERIA URBANISTICA Il Collegio Edile Confapi Aniem di Torino, nell'ambito di una consultazione sul disegno di legge regionale in materia urbanistica, ha presentato alla Regione Piemonte le proprie proposte sollecitando l’introduzione di procedure semplificate per l'iter di approvazione dei nuovi PRG, riducendo i passaggi burocratici e attribuendo alla Regione il controllo sulla conformità coi piani e le norme sovraordinate. La sola riduzione dei tempi, infatti, rischia di non produrre gli effetti desiderati, poiché i tempi previsti dalle norme, già oggi, non sempre vengono rispettati. Le proposte avanzate sono finalizzate, in particolare, a: • potenziare realmente i SUAP, trasformandoli da norma spesso disattesa a strumento operativo e vincolante; • riconoscere lo sviluppo economico e la libera iniziativa privata come principi fondanti al pari della tutela e sostenibilità ambientale e culturale; • estendere le misure di semplificazione a tutti i comuni, con particolare attenzione a quelli medi e piccoli, dove operano la maggioranza delle imprese; • garantire criteri chiari e non discrezionali per l’individuazione dei progetti strategici; • accelerare l’iter del nuovo PRG di Torino, così da dare risposte tempestive a una città che necessita di regole urbanistiche aggiornate.

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